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La Fotografia
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La fotografia nasce ufficialmente il 19 gennaio 1839, giorno in cui un insigne fisico astronomo Dominic Francesco Arago insegnante del politecnico di Parigi membro dell’Accademia Delle Scienze, comunica l’invenzione di Louis-Jaques Mande’ Daguerre, ricercatore e fotografo, pittore e scenografo teatrale, limitandosi a citare la marginale collaborazione di Nicephore Niepce.

Il termine “Camera Oscura” (dal latino Camera Obscura) indica un ambiente impermeabile alla luce di dimensioni variabili su cui, su una parete, è praticato un piccolo foro detto Foro Stenopeico. Attraverso questo foro si proietta sulla parete opposta l’immagine capovolta degli oggetti che si trovano all’esterno.

 

 
 

 

 
 

Di seguito sono riportate le tappe fondamentali della fotografia, dai primi esperimenti alle sue evoluzioni più complesse:

• IV Sec. AC: Ad Aristotele appartengono i primi accenni di camera oscura. Osservò che i raggi del sole passanti per una piccola apertura producono una immagine circolare. Il filosofo greco si era accorto della possibilità di proiettare l’immagine del sole in una stanza buia attraverso un piccolo foro. Aristotele osservò inoltre l’immagine a forma di mezzaluna che il sole in eclissi parziale proiettava sul terreno attraverso i fori di un setaccio e gli squarci tra il fogliame di un platano: notò che quanto minore era il foro tanto più nitida si formava l’immagine.
• 1515: Leonardo Da Vinci, nel Codice Atlantico, descrisse minuziosamente la camera oscura, che chiamò “Occhio Artificiale”, e il suo funzionamento.
• 1550: il filosofo e fisico Girolamo Cardano ottenne una immagine piu’ nitida sostituendo il foro stenopeico con una lente convessa
• 1553: il fisico, filosofo, scienziato, commediografo Giambattista Della Porta espose nel suo libro “Magiae Naturalis” una prima descrizione completa di una camera oscura munita di lente e le proprietà rifrangenti delle lenti stesse.

Nel 600 divenne frequente da parte di artisti e studiosi l’uso della “camera obscura portabilis”.

• 1685 il monaco Johann Zahn progettò una camera oscura con specchio a 45° dietro la lente per inviare l’immagine verso l’alto e consentire un più facile ricalco sul vetro smerigliato.
Di fatto fu il primo passo della nascita della Reflex.

Con il 700 lo scenario cambia. Il boom della camera oscura è ormai consolidato, ma anche la chimica fa i suoi progressi.

• 1725: un chimico e ricercatore tedesco Johann Heinrich Schultze scoprì che il nitrato d’argento annerisce con l’esposizione alla luce.
• all’inizio dell’800 l’inglese Thomas Wedgwood con l’aiuto di un altro studioso riuscì ad ottenere deboli immagini su del pellame bianco sensibilizzato con il nitrato d’argento. Non riuscì però a fissarle in modo stabile e le sue fotografie potevano essere viste solo per pochissimo tempo e con una luce fioca. Purtroppo morì giovane senza poter portare a termine i suoi studi.
• 1814: Joseph Nicéphore Niépce, che aveva iniziato le sue ricerche scientifiche dal 1801, dedicò tutto se stesso e le sue risorse finanziarie alla fotografia. Il suo sogno era quello di “costringere il sole a disegnare”. Nel 1826 finalmente dopo aver provato e sperimentato varie sostanze chimiche si concretizzò quella che possiamo definire “la prima fotografia”
ma il povero Niepce a questo punto non aveva piu’ risorse economiche, aveva dilapidato i suoi averi e quelli di sua moglie. Daguerre venne a conoscenza sia degli esperimenti di Niepce, sia della sua disastrosa situazione economica e riuscì a stipulare un contratto decennale con Niepce che, visibilmente, protese a suo favore. Alla morte di Nicephore subentrò il figlio Isidore che in realtà non diede alcun contributo nonostante le sollecitazioni di Daguerre.

 

 
 

La Prima Fotografia - Nicéphore Niépce 1826

 

 
 

• 1829: Charles Chevalier realizza un obiettivo acromatico (privo di aberrazione cromatica).
• 1839: Daguerre realizza la prima foto in cui compare l'uomo.

 

 
 

Prima foto in cui appare l’uomo – Louis-Jaques Mande’ Daguerre 1839

 

 
 

Nonostante i limiti del procedimento (unico esemplare) il metodo Daguerre si diffuse rapidamente.
e furono i ritratti ad essere i piu’ richiesti in special modo i nudi. I “nuovi” ritrattisti aprirono studi nelle maggiori citta’ del mondo ma, anche esercitando in modo ambulante.

Nel 1847 nella sola Parigi furono vendute 2000 macchine fotografiche e mezzo milione di lastre fotografiche”. Molti pittori abbandonarono tavolozza e pennelli per dedicarsi al nuovo mestiere del “Dagherotipista”.

Fu l’inglese Henry Fox Talbot fra il 1839 e il 1841 che, con vari procedimenti, pose le basi della  fotografia chimica cosi’ come oggi  la intendiamo: “negativo – positivo” e ingrandimento dell’immagine. Fu lui ad ottenere il primo negativo ad “immagine latente”.

 

 

 
 

“Non credo di aver perfezionato un’arte, i cui sviluppi non e’ possibile al momento prevedere con esatezza. penso invece di aver dato ad essa un inizio. Credo di aver costruito fondamente sicure e sara’ compito di mani ben piu’ abili delle mie ad erigere piani superiori”.

 Henry Fox Talbot

 

 

 

 
 

Di sicuro si è avverato ciò che credeva Talbot. Nel corso degli anni la tecnica fotografica si e’ sempre piu’ sviluppata fino ad arrivare ai nostri giorni, a quella che e’ chiamata “era del digitale”.
 
Di seguito altre date storiche:
 
• 1840:  apre il primo studio fotografico a New York, quello di Wolcott e Johnson.
• 1841:  R. Beard apre il primo studio fotografico in Europa.
• 1846:  Carl Zeiss fonda la famosa fabbrica di lenti a Jena, in Germania.
• 1849:  Peter Von Voigtglaender fonda a Vienna la Voigtlaender che si trasferirà più tardi a Braunschweig.
• 1851:  muore Daguerre; Ignazio Porro progetta il primo teleobiettivo il cui disegno verrà poi ripreso da Dallmeyer.
• 1856:  le prime fotografie subacquee sono ottenute dall’inglese Thompson che immerge la fotocamera a 5m. di profondità.
• 1857:  Oscar Gustave Rejlander realizza uno dei primi fotomontaggi utilizzando 30 negativi  dal titolo  "Two Ways Of Life" (Due Modi Di Vivere).

 

 
 

Two Ways Of Life - Oscar Gustave Rejlander 1875

 

 
 

• 1861: il cardinal vicario di Roma vieta la fotografia di nudo ed obbliga i fotografi all’autorizzazione di polizia.
• 1879: Alfred Hugh Harman fonda a Ilford, nelle vicinanze di Londra, la Britannia Works che diventerà poco dopo la Ilford Limited.
• 1889: nasce a Firenze la Società Fotografica Italiana; L’Agfa inizia a produrre materiale fotografico.
• 1891: Gabriel Lippmann ottiene la prima immagine a colori.
• 1895: i fratelli Lumière realizzano il Cinematografo.
• 1899: nasce a Torino la Società Fotografica Subalpina.
• 1904: Otto Perutz mette a punto un’emulsione pancromatica (sensibile a tutti i colori).
• 1917: dalla fusione di tre ditte giapponesi nasce la Nippon Kogaku K.K., che fabbricherà le Nikon.
• 1920: la Film, fabbrica italiana lamine milano, produce le prime emulsioni fotografiche. diventerà la Ferraia
• 1924: la Leica va in produzione.
• 1932: “Non c’e’ piu’ niente da inventare": è questo l’appunto che lascia George Eastman, prima di togliersi la vita…
• 1937: la Canon produce il modello Hansa, la prima 35mm a telemetro.
• 1946: la Kodak introduce la pellicola invertibile Ektachrome.
• 1947: Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David "Chim" Seymour e George Roger fondano a Parigi l’agenzia Magnum.


 
  1972: a Pescara, per iniziativa di Bruno Colalongo ed altri fotoamatori, nasce l’Aternum Fotoamatori Abruzzesi

 

 

• 1976: la Canon AE-1 è il primo apparecchio con unità centrale cpu, sarà prodotto in 8 milioni di pezzi
• 1978: la Canon A-1 è la prima reflex munita di esposizione programmata.
• 1985: Minolta lancia la 7000, la prima reflex autofocus
• 1986: Canon introduce il primo sistema per fotografia elettronica analogica professionale "Canon T90", disegnata dal designer italo-tedesco Luigi Colani all'insegna dell'ergonomia e delle linee curve più innovative, fu dotata di tecnologie sofisticate e affidabili, grazie all'impiego massiccio dell'elettronica e di componenti elettromeccanici, secondo la filosofia che guidava Canon in quel tempo: "Tutto quello che può essere automatizzato deve essere automatizzato".

Nello stesso periodo la Kodak realizza un CCD per usi industriali da 1,4 milioni di pixel.

 

Questi furono i primi passi dell'avvento dell'era del DIGITALE, una tecnologia dove non esistono più pellicole ma un sensore, termine tecnico CCD,  in grado di catturare l'immagine salvata istantaneamente su una memoria Flash per poi essere elaborata da una innovativa camera oscura: il computer!

La tecnologia Digitale, ancora non condivisa da molti fotografi della tradizionale era Analogica, ha introdotto nelle macchine fotografiche nuovi automatismi in grado di semplificare il lavoro di ogni fotografo e la riuscita di foto sempre più perfette.

Questa nuova concezione di fotografia ha consentito la nascita di nuove macchine fotografiche reflex o  compatte, minuscole e inoltre  telefoni cellulari con fotocamera.

La qualità di una ottima foto in formato digitale è ormai quasi paragonabile alla qualità di un'ottima foto della mitica analogica ma personalmente ritengo che con la corsa tecnologica dei nostri giorni, a breve termine sarà obsoleta anche quest'ultima considerazione..

 


 

 
 

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